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Perché l’industria del turismo deve occuparsi di biodiversità

Negli ultimi anni il termine “biodiversità” è entrato a far parte del nostro linguaggio quotidiano. Abbiamo imparato, per esempio, che la deforestazione messa in atto per fare spazio a coltivazioni e allevamenti intensivi riduce la biodiversità, impoverisce gli ecosistemi, mettendo in pericolo la sopravvivenza di specie animali e vegetali indispensabili, e che le conseguenze si ripercuotono sulla vita delle comunità locali e del pianeta in generale. Un ambiente nel quale la biodiversità è salvaguardata è un ambiente sano e in grado di reagire agli attacchi esterni, alla contaminazione, di rigenerare le proprie risorse e di sostentare la vita. In che modo questo concetto si lega all’industria del turismo?

Creare una generazione di turisti educati alla biodiversità

Perché l’industria turistica possa davvero raggiungere un buon livello di sostenibilità, è necessario che si crei una domanda adeguata. Per questo è importante educare le future generazioni di turisti sui temi legati alla biodiversità e alla sua importanza per il nostro pianeta. Esistono già molte iniziative in questo senso, messe in atto soprattutto dagli enti che gestiscono le riserve naturali e che offrono percorsi di grande valore paesaggistico: in questi contesti si incoraggiano – o addirittura si impongono – modalità esplorative che garantiscano il rispetto della flora e della fauna locale e che permettano di osservare e fotografare le meraviglie paesaggistiche senza contaminare l’ambiente circostante. Un elemento fondamentale di questo tipo di educazione alla biodiversità è la corretta informazione circa il divieto di prelevare elementi naturali come fiori, piante, rocce, sabbia o terra (cosa che purtroppo avviene ancora in alcune parti d’Italia). Questo tipo di azioni infatti non sono solo illegali, ma anche estremamente dannose, perché impoveriscono l’ambiente spesso in maniera irreparabile. Diventa espositore per il settore turismo

Perdita di biodiversità: ecco cosa rischia il pianeta

La riduzione della biodiversità è un rischio assai più grave di quanto non si creda, poiché da questa dipende la capacità del pianeta di sostentare e alimentare la vita delle specie che lo popolano. Non solo: la biodiversità è anche strumentale al mantenimento di quelle risorse e materie prime indispensabili per sintetizzare moltissimi medicinali. È inoltre dimostrato che l’impoverimento degli ecosistemi aumenta la frequenza di disastri naturali di vario genere, peggiora le conseguenze di inondazioni e frane (soprattutto nel caso di disboscamenti e deforestazioni), aumenta l’incidenza di epidemie e aggrava la crisi alimentare di moltissime zone del pianeta, poiché accelera la desertificazione.

I benefici di un turismo sostenibile

D’altra parte, sappiamo anche che preservare la ricchezza degli ecosistemi favorisce il turismo, poiché permette a chi viaggia di scoprire ambienti unici. In questo modo si attrae la parte del pubblico più interessata al valore naturalistico della scoperta e alla valorizzazione del territorio, che solitamente porta anche i maggiori benefici alle economie locali. Dalla costante e metodica promozione di questo tipo di turismo è possibile ottenere eccellenti risultati in termini di crescita, di profitti per le agenzie del settore, ma anche di fidelizzazione, in un mercato in cui il cliente è sempre più attento non solo alla qualità del servizio, ma anche ai valori espressi dall’operatore a cui si rivolge.

Published on 04-12-2020

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