GECO EXPO

Intervista a Luca Manca di 4GoodCause

La sostenibilità parte da ognuno di noi, dalle nostre scelte, dalle azioni che compiamo ogni giorno. Questa è l’idea che sta alla base della community 4GoodCause, che siamo orgogliosi di annoverare fra i partner di GECO. La formula è semplice: 4GoodCause mette in contatto i fornitori di prodotti e servizi sostenibili con i consumatori che vogliono operare scelte più responsabili e rinunciando ad una sostanziale parte dei ricavi dalle intermediazioni commerciali; inoltre supporta e finanzia cause e progetti ambientali proposti da associazioni e utenti iscritti alla sua community. In questo modo si promuovono stili di vita più rispettosi del Pianeta e si mette in moto una sorta di circolo virtuoso dell’economia. Oggi ne parliamo con Luca Manca, fondatore e CEO del progetto ed esperto di marketing turistico.

Come è nata l’idea di 4GoodCause?

L’idea di 4GoodCause nasce dalla necessità di rendere alla portata di tutti la sostenibilità e facilitare il supporto a cause e progetti ambientali, senza necessariamente cambiare le abitudini e senza incidere sulle finanze dei consumatori. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescita esponenziale degli acquisti online, con grandi marketplace e piattaforme online (le OTA) che hanno puntato solo alla redditività, con scarsa attenzione ai bisogni delle comunità e spesso con ingiustificate politiche di intermediazione ai danni delle attività commerciali e dei partner. L’idea si è quindi orientata ad una soluzione etica e basata su un principio di “giustizia distributiva”. Attraverso uno strumento digitale, che unisce le funzionalità di un marketplace con un crowdfunding, facciamo incontrare da una parte la crescente domanda ed offerta di beni e servizi attenti all’ambiente e dall’altra generiamo fondi per mezzo di un sistema di cashback charity, per supportare e finanziare cause e progetti ambientali proposti da cittadini e associazioni iscritti alla nostra community. Siamo inoltre fermamente convinti che, oggi più che mai, virtuale coincida con reale, e la Fiera GECO ne è un esempio tangibile. Crediamo che la tecnologia debba essere messa a disposizione dei bisogni dell’uomo, garantendo il raggiungimento di obiettivi, ma soprattutto di sane e costruttive relazioni. A tal proposito nella nostra piattaforma, che si presenterà con le classiche e familiari funzionalità di un social network, abbiamo installato una intelligenza artificiale “buona” che avrà il compito di premiare le interazioni sane degli utenti e moderare ogni atteggiamento aggressivo degli utenti iscritti, vietando ogni forma di razzismo, sessismo e abilismo, così come ogni possibile fake news. La linea di demarcazione tra virtuale e reale non esiste, siamo le stesse persone che, davanti ad uno schermo come a una tazza di caffè, interagiscono tra di loro. Da qualche mese 4GoodCause è una start up innovativa con valenza sociale e dal prossimo marzo saremo online con la versione Beta della nostra piattaforma. Nel frattempo siamo in cerca di aziende virtuose che vogliano proporre i loro beni e servizi; associazioni e cittadini impegnati nel volontariato ambientale a cui destinare fondi per supportare le loro iniziative, nonché investitori che credano nella nostra impresa.

Da quali produttori avete ricevuto risposte positive? Esistono categorie tendenzialmente più “virtuose”?

La nostra azienda è in fase di sviluppo e purtroppo l’anno appena trascorso non è stato favorevole per poter far conoscere nel migliore dei modi il nostro progetto alle aziende produttrici, ciascuna impegnata a suo modo nel contrastare la crisi economica ed epidemiologica. Nonostante ciò, abbiamo ricevuto feedback abbastanza positivi e voglia di attivare presto collaborazioni, soprattutto da guide turistiche e naturalistiche freelance, attività ricettive che da un po' di tempo hanno già intrapreso percorsi più sostenibili diventando plastic free, operatori di attività di destinazione, soprattutto outdoor, che propongono il turismo esperienziale, aziende del comparto agroalimentare e aziende vinicole biologiche, così come aziende di cosmesi naturale e cura della persona. Lo stesso entusiasmo e supporto, che ci ha fatto capire di essere sulla corretta strada, è stato espresso anche da associazioni di categoria come Confcooperative e Confindustria. Non credo che ci sia una categoria tendenzialmente più virtuosa di un’altra. Nella nostra breve esperienza con 4GoodCause abbiamo visto che gli imprenditori che si sono dimostrati più virtuosi sono sicuramente quelli che hanno sempre gestito le loro aziende come generatori di valore e non solo in termini economici, ma soprattutto in termini sociali e di buone relazioni con i rispettivi stakeholder. Sono imprenditori che credono nell’importanza dell’innovazione con una vision che va sempre oltre il breve termine e che mira a guardare con positività il futuro, anche quello più lontano.

A che punto è, secondo te, il discorso sulla sostenibilità nel nostro Paese?

In Italia, così come nel resto del mondo, credo che ci sia tantissimo da fare e che siamo ancora ad un punto di partenza. Prima dell’annus horribilis, nel corso del 2019 le tendenze verso uno stile di vita più sostenibile sembravano tutte dalla nostra parte, ma purtroppo la crisi del 2020 ha rallentato questo trend, mettendo in primo piano altri temi; forse ancora in pochi hanno compreso come la pandemia sia riconducibile allo stravolgimento degli ecosistemi e del perfetto equilibrio naturale. Come anticipato, ci ritroviamo ad un punto di partenza e quella che ci aspetta è una gara in cui il tempo è limitato per tutti. Per poter concorrere alla propria gara è giusto che ogni partecipante ne conosca le regole basilari, pertanto credo che una corretta informazione ed educazione dei cittadini sui concetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale sia il primo vero passo da compiere.

Il focus della tua esperienza è il marketing turistico. Quali sono, a tuo parere, le misure più importanti che l’industria dei viaggi dovrebbe adottare per puntare alla piena sostenibilità? E da chi dipendono?

Tutti gli addetti ai lavori sperano e attendono con ansia che si riprenda presto a viaggiare e noi di 4GoodCause stiamo lavorando affinché ciò venga fatto meglio di prima e per una “giusta causa”. Viaggiare è stata da sempre una delle esperienze più costruttive nella vita di ogni uomo: il viaggio è confronto, apre la mente, aumenta la nostra empatia e soprattutto ci rende felici. Il momento che stiamo vivendo deve essere concepito come una opportunità per ridefinire in modo serio e scientifico tutte le questioni relative al viaggiare nel rispetto dell’ambiente e delle persone. L’industria dei viaggi deve comprendere che il rapporto tra la nostra salute e la prosperità del pianeta è molto stretto, più di quanto potessimo immaginare. Molti non sanno che l’industria turistica è una delle più inquinanti; il turismo, se da una parte può contribuire allo sviluppo socio-economico di un Paese, dall’altra può danneggiare l’identità di un luogo degradandone l’ambiente: basti pensare all’overtourism ed i suoi effetti negativi. Essere un viaggiatore responsabile non significa rinunciare ai comfort, significa viaggiare per conoscere, per esplorare, per riposare o per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e qualsiasi viaggio, qualunque sia la sua motivazione, la sua destinazione o il suo budget, può essere sostenibile e soddisfare le esigenze dei viaggiatori e delle regioni ospitanti. Un viaggiatore responsabile è prima di tutto un viaggiatore consapevole del proprio impatto sull’ambiente, che ha a cuore la protezione del patrimonio culturale e naturalistico del luogo che intende esplorare. Gli addetti ai lavori, sia gli intermediari che i fornitori, dovranno progettare il prodotto turistico con una visione più sostenibile: proporranno spostamenti in treno o con mezzi elettrici e – qualora non si possa rinunciare all’aereo – l’utilizzo di soluzioni con meno scali possibili. Faranno conoscere la situazione economica e politica locale, perché attraverso la conoscenza si possono rispettare gli usi e i costumi delle popolazioni che ci ospitano. Sceglieranno ristoranti e servizi gestiti dalla gente del posto, e faranno acquistare prodotti locali, compresi souvenir e ricordo di viaggi. Con 4GoodCause vogliamo che gli operatori della nostra community condividano con noi questa vision, facendo sì che acquistare un viaggio sulla nostra piattaforma sarà ancora più sostenibile, perché ci permetterà di rimettere in circolo risorse finanziarie per supportare cause ambientali, magari a supporto di aree che andremo a visitare nel nostro prossimo viaggio: in tal modo, riusciremo a “fare del bene semplicemente facendoci del bene”. Partecipa a GECO Expo

Perché hai deciso di supportare GECO?

Per chi come me da diversi anni lavora nel settore dei viaggi, sa bene cosa rappresentano le fiere. Sono un momento di scambio e di confronto, in cui si incontrano a “quattr’occhi” vecchi amici o partner con i quali durante l’anno si parla solo al telefono. È il modo per conoscere nuove realtà aziendali, nuovi spunti da portare a casa e ricominciare con grande entusiasmo a riorganizzare e pianificare le proprie attività commerciali e imprenditoriali. A me, come credo anche altri, mancano moltissimo questi importanti eventi e anche se in forma virtuale, credo che GECO sia capace di darci quell’entusiasmo per poter continuare a portare avanti le nostre aziende e a fortificare le relazioni tra gli imprenditori, soprattutto in questo particolare momento storico in cui un po' tutti, con grande resilienza, sentiamo la necessità di supportarci a vicenda. Ringrazio immensamente GECO per questa grande opportunità che ci ha offerto.

Published on 13-01-2021

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