GECO EXPO

Intervista a Romina Bilardo di Silent Earth Warriors

I “guerrieri silenziosi della Terra” in prima persona agiscono con spirito green portando anche nelle aziende i valori dell’economia circolare. Fondatrice dei Silent Earth Warriors, una community attiva sul fronte di sensibilizzazione nei confronti delle tematiche ecologiche, Romina Bilardo si occupa di fare in modo che le organizzazioni possano far accrescere il loro business in modo sostenibile, puntando a far dialogare i diversi attori in campo per giungere a un virtuoso obiettivo comune: una visione green e sensibile anche nel contesto aziendale.

Che cos’è e come nasce il progetto Silent Earth Warriors?

Il motto che rappresenta il progetto dei Silent Earth Warriors è "Micro missioni, grandi risultati! Verso il rispetto dell’Agenda 2030". È un luogo dove le aziende fanno crescere concretamente il loro business in modo sostenibile, costruendo una catena di valore con le aziende del gruppo, e dove le persone raccolgono i frutti e sviluppano la conoscenza green. Silent Earth Warrios sono due sfere che si toccano: persone e organizzazioni, insieme per una vita green e sostenibile, un piccolo seme che cresce con coscienza e consapevolezza e si diffonde silenziosamente, con forza inesorabile. Le cose belle nascono spesso “per caso” ed è proprio così che sono nati i guerrieri, da una domanda posta all’interno di un laboratorio green nel nostro Clickworld Summercamp in lingua inglese. Ai ragazzi del Teen Spirit, durante l’estate 2019, è stato chiesto quali best practice le aziende potessero attivare per dimostrare di essere sostenibili. Dopo una settimana di approfondimenti, prende forma #plantCLEANair, il primo progetto green embrione dei guerrieri, che in un solo anno si è trasformato in una bella community in crescita con oltre 2.000 persone coinvolte e ben 58 organizzazioni.

Come sei arrivata, partendo dalla tua carriera di manager e comunicatrice, a interessarti di temi ambientali?

Ho sempre pensato che la natura avesse dei superpoteri, sin da piccola. Ho ricercato lo spirito green e il concetto di sostenibilità attraverso viaggi davvero avventurosi e azioni solidali. Dopo un’esperienza nella giungla amazzonica, ho visto il mondo con occhi diversi ed è iniziata quella che io chiamo la "trasformAzione".  

Qual è il primo passo che ogni azienda dovrebbe fare per rendere la propria attività sostenibile?

Il primo step in assoluto consiste nel prendere coscienza che siamo parte di un tutto e le nostre azioni impattano sull’ambiente e sull’economia. Il ciclo di vita della natura insegna e applicarlo all’interno delle nostre organizzazioni è strategicamente vitale. Compreso ciò, è possibile agire davvero e:
  1. attuare la strategia delle 5R (Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero);
  2. lavorare sul ciclo di vita (Life Cycle Assessment - LCA) del prodotto/servizio.
Va ricordato poi che la comunicazione green è fondamentale: occorre imparare a comunicare non solo le caratteristiche eco del prodotto o servizio, ma anche l’emozione e l’amore per la natura, per l’avventura e per la tutela dell’ambiente, in modo che si crei unione con il target consentendo di abbracciare una filosofia di identificazione di valori. Diventare un Silent Earth Warrior è già un grande passo; consegniamo ai nuovi guerrieri una guida sui primi passi, monitoriamo i finanziamenti green, catalizziamo il focus sulle attività sostenibili e condividiamo azioni di crescita in rete. Nei social, sia nel gruppo Facebook aperto a tutti, sia in Instagram, lanciamo le nostre missioni, mentre nel nostro canale YouTube carichiamo i webinar di approfondimento. Troviamo che sia un bel modo per avvolgere di verde sia le aziende, sia le persone.   Partecipa a GECO Expo  

Quali sono i progetti legati alla sostenibilità più interessanti e promettenti che ti è capitato di conoscere, nel tuo percorso con Silent Earth Warriors?

“Socchiudi la porta e guarda dallo spiraglio, dietro potresti scorgere un universo“, mi viene da esordire. È passato poco più di un anno da quando i Silent Earth Warriors sono nati e il vortice virtuoso delle collaborazioni e dei progetti si sta ampliando a vista d’occhio. Annoveriamo realtà che vanno dalle start up di giovani ragazzi che purificano l’aria con un vaso e una pianta, alla produzione di mobili di legno esclusivamente proveniente dal recupero di vecchie demolizioni, ai brevetti di generatori totalmente green. Andiamo dall’evoluzione digitale sostenibile alla tutela delle api fino al recupero totale del sughero. Non saprei quale scegliere tra i tanti progetti coinvolti, ma sicuramente quelli che contribuiscono a formare il senso del gruppo, la crescita… Puntare inoltre non solo sulle aziende, ma anche sulle nuove generazioni - come fanno alcune organizzazioni all'interno del gruppo - è assolutamente magico. Sicuramente tra queste si distingue il Green English Summer Camp e il Calcio sostenibile, due progetti eccezionali legati alla tribù dei guerrieri: giovani in prima linea che apprendono, spronano e sfidano le aziende stimolandole ad agire per un futuro migliore.  

Perché hai deciso di supportare GECO?

GECO unisce due mie passioni, turismo e sostenibilità, e lo fa con energia e partecipazione. Le radici del territorio guardano verso il futuro con fascino tecnologico. GECO permette di sognare e agire, in un binomio vitale che offre una grande opportunità in questo particolare momento storico. Bravi!

Published on 28-01-2021

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