La natura è sempre stata fra le principali fonti di ispirazione per gli artisti. Da che esiste l’arte, il nostro pianeta con l’infinita varietà delle sue bellezze è stato il filo conduttore di alcune delle sue più alte espressioni. Non stupisce, quindi, che gli artisti contemporanei, nel continuare a guardare alla natura, abbiano deciso di affrontare uno dei temi più caldi del momento, ovvero il riscaldamento globale e il modo in cui le attività umane mettono in pericolo la sopravvivenza di moltissimi ecosistemi. Molti grandi nomi dell’arte contemporanea hanno realizzato
opere mirate a richiamare l’attenzione del pubblico sui pericoli del riscaldamento globale e sull’importanza di riscoprire il rispetto per il pianeta che ci ospita. Ecco tre opere d’arte che trattano proprio di questo tema, fra le più importanti e incisive degli ultimi anni.
Order of Importance - Leandro Erlic
L'artista argentino
Leandro Erlich ha realizzato un’enorme installazione sulla spiaggia di
Miami, negli Stati Uniti, in occasione della Settimana Dell’Arte 2019. 66 veicoli, fra auto e camion, sono stati parcheggiati sulla spiaggia e coperti quasi completamente di sabbia, in misura diversa, creando l’effetto di un “ingorgo sommerso”. Lo scopo di questa suggestiva installazione era
richiamare l’attenzione sull’innalzamento del livello del mare e su quello che potrebbe essere il nostro futuro, se le acque arrivassero a coprire le aree nelle quali oggi viviamo. Un’immagine semplice e potente, che non ha bisogno di spiegazioni perché pesca a piene mani dall’immaginario cinematografico e dalla narrativa distopica. Tutti sappiamo che il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai sono alla base dei disastri naturali che colpiscono molte zone costiere, ma fino a oggi questa consapevolezza non è bastata a far intraprendere azioni definitive per arginare il fenomeno.
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Il murale di Banksy sommerso a Venezia
Banksy è forse il nome più noto dell’arte contemporanea, elevato a livello di leggenda dal fatto che la sua identità sia ancora ignota. Una delle sue opere più celebri, nata per denunciare un’emergenza umanitaria, è diventata quasi involontariamente anche un simbolo degli effetti del riscaldamento globale. Stiamo parlando della
bimba migrante, ritratta a ridosso di un canale a Venezia. La bimba è rappresentata con un giubbotto di salvataggio, intenta a cercare di richiamare l’attenzione con un razzo di segnalazione. Durante le inondazioni e la famosa “acqua alta” dell’anno scorso, che hanno danneggiato gravemente molti capolavori della città, l’opera di Banksy è stata sommersa quasi completamente, cosa che ha reso il suo simbolismo perfino più forte di quanto non fosse. Molti hanno speculato sul fatto che la scelta di quella particolare posizione per l’opera non fosse casuale e che fosse in realtà intenzione dell’artista rafforzarne il significato e l’impatto in occasione di un prevedibile innalzamento del livello dell’acqua.
FOR FOREST – The Unending Attraction of Nature - Klaus Littmann
Avete mai visto una foresta in uno stadio? Questo insolito spettacolo si è presentato ai fortunati abitanti della città austriaca di
Klagenfurt, che hanno potuto vedere in prima persona l’opera
FOR FOREST – The Unending Attraction of Nature, dell’artista
Klaus Littmann, realizzata all’interno del campo da calcio dello
stadio Wörthersee. 300 alberi e piante di specie diverse sono stati trasportati all’interno del campo e assemblati in una vera e propria foresta, per creare una sensazione straniante.
Cosa accadrebbe se un giorno, avendo distrutto tutti gli ecosistemi naturali, fossimo costretti a recarci in un museo o in uno zoo per poter ammirare la natura? Che effetto ci fa vedere una foresta “ingabbiata” all’interno di una struttura artificiale? Dopo aver suscitato nel pubblico questa riflessione, l’artista ha fatto poi ripiantare gli alberi all’aperto, attorno allo stadio.